martedì 30 dicembre 2008

CHI HA SPOSTATO IL MIO FORMAGGIO?

Chi ha spostato il mio formaggio?
di Spencer Johnson
Sperling & Kupfer

Pagine: 112

Siete in un momento della vostra esistenza che prevede un cambiamento? Volete cambiare lavoro? Ogni tanto vi capita di pensare che sarebbe bello cambiare vita, ma farlo vi spaventa? Vi chiedete se ciò che avete sia proprio quello che volete? Bene, se vi siete mai posti almeno una di queste domande vi consiglio di investire pochi Euro in un libro ed acquistare "Chi ha spostato il mio Formaggio?" di Spencer Johnson. Non abbiate paura! Non e' un manuale di comportamento e neanche un pesante libro di psicologia che vi costringa a una lettura impegnativa e noiosa. E' un libretto che si legge in pochissimo tempo, una favola. Sì proprio una favola tanto che la si può leggere anche ai bambini divertendoli con le avventure di due topolini, Nasofino e Trottolino, e di due gnomi, Tentenna e Ridolino che vivono in un Labirinto.
Per nutrirsi ed essere felici i quattro protagonisti di questa storia hanno bisogno di Formaggio. Per questo loro vagano nel Labirinto fino a che riescono a scovare un deposito in cui ciascuno trova il tipo di Formaggio che lo soddisfa di più.
La vita, grazie all'abbondanza di Formaggio, scorre tranquilla anche se lo stile con cui i topi e gli gnomi la affrontano e' diversa. I topolini vanno ogni giorno al deposito del Formaggio, ma sono sempre all'erta. Notano i cambiamenti e tengono sempre le loro scarpine da ginnastica attaccate al collo per essere pronti all'esigenza di dover ricominciare a correre per cercare.
Gli gnomi invece cominciano a fare del deposito di Formaggio un posto dove sistemarsi e vivere confortevolmente le loro giornate. Arrivano con calma sistemano le loro scarpine bene in ordine, cominciano a decorare il magazzino con delle scritte che lo rendano familiare e si considerano arrivati, ora che quell'enorme e apparentemente inesauribile riserva di Formaggio e' a loro disposizione.
Ma un giorno qualcosa cambia. Il Formaggio comincia a diminuire finché si esaurisce del tutto. I topolini, che avevano già intuito i segni di questo cambiamento, partono subito e si tuffano nel Labirinto alla ricerca di un nuovo deposito di Formaggio.
Per gli gnomi le cose vanno diversamente. Da bravi abitudinari essi continuano a tornare ogni mattino al magazzino aspettandosi che, una volta entrati, tutto sia tornato come prima. Sperano che il Formaggio ritorni e invece di cambiare il loro comportamento e darsi da fare rimangono bloccati a sperare che gli venga restituito ciò che avevano.
Spencer Johnson in "Chi ha spostato il mio formaggio?" ci parla di cose semplici usando una semplice simbologia in cui il Labirinto rappresenta la nostra vita, con il suo cammino mai lineare, e il Formaggio rappresenta ciò che per noi e' importante e che ci fa vivere bene. Il suo libricino non contiene concetti rivoluzionari tanto che dopo averlo letto qualcuno potrebbe dire: "ma che favoletta! Dice solo cose che già sapevo". Ma forse e' proprio questo il suo pregio: il libretto di Johnson ci dice cose che dovremmo già sapere, ma che, nei momenti in cui ci troviamo in una situazione in cui qualcuno o qualcosa ha spostato il nostro Formaggio, non abbiamo la lucidità di considerare. Certo, non per tutti e' così; ci sono quelle persone "istintive" che, come Nasofino, sentono arrivare i cambiamenti e che sono pronte a reagire prima che gli eventi li costringano a farlo; ma ci sono anche molti che, come Tentenna, non guardano in faccia la realtà e, schiavi delle abitudini e dei preconcetti, rimangono infangati in situazioni compromesse, ostinandosi a sperare che qualcosa, prima o poi, cambierà. Poi ci sono quelli come Ridolino che sono timorosi, non hanno la sensibilità di Nasofino, ne' l'energia di Trottolino e che rischiano di farsi condizionare dai tipi come Tentenna. Così esitano, limitati dalla paura di guardare fuori nel Labirinto, ma che, se stimolati, riescono a prendere un po' di coraggio e finalmente si muovono e si riscoprono ancora capaci di partire alla ricerca del loro Nuovo Formaggio.
"Chi ha spostato il mio formaggio?" e' una parabola semplice sulla vita e sui cambiamenti che ognuno, prima o poi, si trova a dover affrontare. Lo stile del libro e' lineare, immediato, un classico stile americano che tende a presentare i concetti in maniera semplice e a spiegare sempre le cose anche agli adulti. A mio parere, vale la pena di leggerlo, perché può farci guardare ai nostri comportamenti in modo diverso, diradando la foschia che la ripetitività, le abitudini e la quotidianità ci mettono davanti agli occhi. Vale la pena anche di cercare di capire se ci identifichiamo di più in Nasofino o in Ridolino, in Trottolino o in Tentenna, e magari, facendo questo piccolo esercizio, potremmo trovarci a verificare se ciò che abbiamo ora corrisponde veramente al Formaggio che vogliamo.



Una citazione dal testo:
Vi cito alcune delle massime scritte sui muri del labirinto dai protagonisti di questa bella storia:
- Annusa spesso il Formaggio, così ti accorgi se diventa vecchio.


- Se noterai per tempo i piccoli cambiamenti ti sarà più facile adattarti a quelli grandi, quando arriveranno.


- Seguire una direzione nuova aiuta a trovare il Nuovo Formaggio.


- Quando superi le tue paure ti senti libero.


- Se immagini di gustare il Nuovo Formaggio già prima di trovarlo, scoprirai la via giusta per conquistarlo.


- Quanto più rapidamente abbandonerai il Vecchio Formaggio tanto prima gusterai quello nuovo.


- E' meno pericoloso affrontare il Labirinto che rimanere fermi senza formaggio.


P.S. Forse vi sarete chiesti con quale dei personaggi io mi sia identificato? Beh, io penso di essere vicino a Tentenna, ma presto diventerò Ridolino

Val di Susa


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