...: aprile 2008

Arei voluto che il CORAGGIO ( aggettivo derivante da cor, cordis cuore) accompagnasse questo inizio anno. L'ho suggerito un po a tutti gli amici, facciamo del 2008 l'anno del coraggio..Volevo affidarmi a quella virtù umana, spesso indicata anche come fortezza, che fa' si che chi ne è dotato non si sbigottisca di fronte ai pericoli, affronti con serenità i rischi, non si abbatta per dolori fisici o morali e, più in generale, affronti a viso aperto la sofferenza, il pericolo, l'incertezza e la paura di amare o lasciarsi amare.
Ma c'è sempre nella vita il momento della riscossa e del contrattacco. Ci adattiamo al mutare delle circostanze attraverso accordi, convenzioni, compromessi. Spesso arretrando, ma a poco a poco, in modo da conservare l’impressione che nulla sia cambiato. Come quando la sera la luce si indebolisce lentamente e noi sforziamo gli occhi e ci affatichiamo finché, improvvisamente, non ci rendiamo conto che è buio e dobbiamo accendere le lampade. Troppo spesso ci adagiamo nell’abitudine e non ci svegliamo nemmeno quando la realtà ci manda segnali fortissimi………
Non basta il CORAGGIO; ma quando soccorre l’amore – prima di tutti verso se stessi –, l’orgoglio, la dignità, laconsapevolezza di essere fiori che solo i migliori meritano dicogliere, allora davvero, per quando difficile e talvolta a tentoni,questa piccola cosa che chiamiamo vita vale quanto un gioielloprezioso.Prezioso come un giacinto!